In caso di soccombenza del dipendente nel giudizio a suo carico gli onorari del difensore sono a carico del dipendente del Comune di Milano?
L’Amministrazione Comunale, qualora sussistano sin dall’apertura del procedimento giudiziario tutti i presupposti previsti dalla legge e dai contratti collettivi nazionali, si impegna ad assumere direttamente gli oneri di difesa del proprio personale che abbia scelto un avvocato tra quelli ricompresi nell’elenco, anticipando eventuali fondi spese e provvedendo alla liquidazione del compenso finale al difensore individuato a prescindere, per quest’ultimo, dall’esito del giudizio cui il dipendente è sottoposto.
Poiché l’art. 59 comma 4 del vigente CCNL del Comparto Funzioni Locali prevede che “In caso di sentenza di condanna esecutiva per fatti commessi con dolo o colpa grave, l'ente ripeterà dal dipendente tutti gli oneri sostenuti per la sua difesa in ogni stato e grado del giudizio”, in caso di soccombenza del dipendente nel giudizio o di insorgenza di un conflitto di interessi fra la posizione del dipendente ed il Comune di Milano, quest’ultimo, dopo avere corrisposto gli emolumenti dovuti all’avvocato, agirà sul dipendente per recuperare quanto anticipato.
Cosa deve intendersi per “valutazione di congruità” della parcella “da parte del Comune di Milano”, previa relazione dettagliata presentata dall’Avvocato scelto dal dipendente?
Sulla base della relazione dettagliata dell’Avvocato che ponga in evidenza, nei diversi gradi di giudizio cui ha erogato la difesa del dipendente, i fatti che depongano per l’applicazione di un compenso superiore ai valori medi indicati nel D.M. 55/2014, l’Amministrazione Comunale, previa istruttoria amministrativa interna da parte dei competenti Uffici e Servizi del Comune e ritenendo comunque necessario richiedere la congruità della parcella, si rivolgerà all’Ordine degli Avvocati competente per territorio.
Cosa succede se un avvocato ha presentato una regolare domanda di iscrizione all’elenco, ma ha allegato un curriculum vitae che non contiene l’espressa autorizzazione alla pubblicazione dello stesso sulla rete aziendale del Comune di Milano?
Si procede ad iscrivere l’avvocato nell’elenco, ma non si pubblicherà il curriculum vitae sulla rete aziendale fino al rilascio di espressa autorizzazione in tal senso